San Pietro e San Paolo

testiera di cataletto,

La proprietà è della compagnia della Misericordia di Buonconvento già compagnia del Corpus Domini. Sede della compagnia è l'oratorio di S. Sebastiano. SEGUE DA NOTIZIE STORICO-CRITICHE: Madonna con Bambino in una testata e il Cristo morto sorretto da due angeli nell'altra ripetono infatti i medesimi soggetti ( dipinti ad olio su tela) commissionati il 16 giugno 1604 a Ventura Salimbeni per una testata di bara di un cataletto, oggi nella chiesa di San Giacinto a Siena ma appartenente in origine alla compagnia di S. Stefano. L'indicazione cronologica per i dipinti riferibili a Simondio copre un arco di produzione giovanile influenzata dall'opera paterna prima del suo passaggio nell'orbita di Rutilio Manetti. Guiducci (1993) accetta l'attribuzione a Simondio Salimbeni spostando però la datazione al quarto decennio del seicento. Il riferimento alla bottega senese riguarda la carpenteria del cataletto

  • OGGETTO testiera di cataletto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
    legno/ intaglio/ pittura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Salimbeni Simondio (1597/ 1643)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Vanni Francesco, Scuola
    Domenico Di Pace Detto Beccafumi, Scuola
    Salimbeni Ventura Detto Bevilacqua, Bottega
  • LOCALIZZAZIONE Buonconvento (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La testata di bara, che reca raffigurati da un lato la Madonna con il Bambino e i santi Pietro e Paolo dall'altro, va ricollegata alla testata di bara n. cat. gen. 0900461822. Giovan Girolamo Carli (1773-BCS C.VII.10 c. 21 r) parla dell'opera e riporta come indicazione cronologica il 1631, che secondo A. M. Guiducci (1993) era probabilmente segnato sulla struttura lignea, attribuendo la testata ad un allievo di Francesco Rustici. Brogi (1862 ed. 1897) ricordando l'opera nella canonica della chiesa dei santi Pietro e Paolo a Buonconvento la collega alla scuola di Francesco Vanni mentre alla Mostra dell'Antica Arte Senese essa veniva assegnata alla scuola di Domenico Beccafumi. Per B. Santi (1981) i dipinti devono essere riferiti alla bottega di Ventura Salimbeni, forse opera, come suggerisce Bagnoli, del figlio di Ventura Simondio che nell'attività giovanile rivela una stretta dipendenza stilistica dai moduli paterni. I due riquadri raffiguranti la (SEGUE IN OSSERVAZIONI:)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900560584
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE CC18
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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