Presentazione di Gesù al tempio/ committenti

predella, post 1498 - ante 1500

n.p

  • OGGETTO predella
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Bugiardini Giuliano (1476/ 1555)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La predella faceva parte di un polittico - ora smembrato - già collocato sull'altare maggiore della cappella Castellani e costituito al centro dalla "Natività" (09/00283100) e nei laterali da San Nicola da Bari (09/00283685), San Giovanni Battista (09/00283684), Sant'Antonio Abate (09/00283678) e San Bartolomeo (09/00283680). Le fonti fino alla fine del Settecento ("Guida al forestiero", p. 125) citano il polittico ancora nella collocazione originaria mentre ai tempi del Biadi (1824, p. 44) esso era già stato sostituito con un "Cenacolo" del Vasari. Nel 1842 il Fantozzi ricorda nel corridoio antistante la cappella Medici un "presepio, opera lodatissima di Giuliano Bugiardini" e distinta da questo una "presentazione al tempio di Gesù del Bugiardini" (pp. 204-205), forse a testimonianza del già avvenuto smembramento del polittico. Anche il Moisé (1845, p. 162) menziona un "Presepio del Bugiardini, che era già nell'attigua cappella de' Castellani" nel corridoio fuori dalla sagrestia, non accennando alla predella con la Presentazione al tempio. Il polittico in seguito fu trasferito in vari luoghi del convento fino allo spostamento nel museo dell'Opera di S. Croce. Dopo il restauro la pala centrale e' stata collocata nella cappella Medici, dove dal 2009 è stata posta anche la predella. Stilisticamente il polittico e' ritenuto una delle prime prove offerte dal Bugiardini all'inizio della sua carriera: particolarmente evidenti sono infatti le influenze ghirlandaiesche, a cui tuttavia si aggiunge l'inclinazione del pittore "a voler uscire dallo stretto ambiente della bottega e a guardare a ciò che di diverso e di più progredito si produceva nell'ambiente artistico contemporaneo" (Pagnotta, p. 23). Ne deriva una particolare qualità luministica delle figure, dove la limpidezza atmosferica del Ghirlandaio si coniuga con la luce diretta che investe le figure "rendendo sfaccettate e taglienti le pieghe delle vesti" (ibidem) e si accentua il contrasto chiaroscurale con modi che ricordano certe esperienze di Piero di Cosimo. Dunque, sulla base di tali componenti stilistiche l'opera - di poco successiva alla "Natività'" della cappella Frescobaldi in S. Spirito - sembra databile poco dopo la fine dell'apprendistato col Ghirlandaio, intorno al 1498-1500, nel periodo cioè immediatamente precedente alla collaborazione artistica che il Bugiardini stringerà in seguito con Albertinelli. Laura Pagnotta (p. 194) ricorda ancora come il Rosselli (Sepoltuario, A.S.F., Ms. 624-625, I e. 276r) lesse "nella tavola dell'altare a man sinistra" un'iscrizione che indicava in Bartolomeo figlio di Francesco Castellani il donatore del dipinto e la data 1505. Come ritenne anche Paatz la validità di tale informazione è incerta in quanto Rosselli non specifica a quale tavola d'altare egli si riferisca né chi ne fosse l'autore. Del resto, una datazione al 1505 appare troppo avanzata rispetto allo stile del dipinto; dunque, se l'iscrizione apparteneva realmente alla pala di Bugiardini, essa vi fu forse apposta in un momento successivo e non ne indicava di conseguenza il periodo di esecuzione. È invece probabile che il suo committente vada individuato in Bartolomeo Castellani, figlio naturale dell'ultimo discendente diretto della famiglia, Francesco di Matteo, morto nel 1494. In particolare, le due figure di donatori che compaiono ai lati della predella qui esaminata potrebbero essere identificate proprio con questi due ultimi rappresentanti della famiglia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900296918
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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