Immacolata Concezione e santi
dipinto
1746 - 1746
Mazzanti Ludovico (1769/ 1820)
1769/ 1820
Soggetti sacri. Personaggi: Madonna; San Francesco d'Assisi. Ecclesiastici: santo vescovo; due sante suore. Abbigliamento: veste rosa; manto azzurro; tuniche; drappi. Abbigliamento religioso: veste monacale; saio; veste vescovile; tiara; pastorale. Figure: angeli; putti. Luna. Oggetti: corona. Simboli della passione: teschio. Fenomeni metereologici: nuvole
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Mazzanti Ludovico (1769/ 1820): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela fu dipinta in origine per l'altare maggiore della chiesa del Convento dei SS. Girolamo e Francesco sulla Costa a Firenze. La notizia si ricava dal Richa: "Viene la Cappella Maggiore dove prima del 1746 vedeasi una incoronazione di Maria con angioli e santi intorno: opera credesi di Michele Grillandaio. Ed in luogo di questa vi fu posta altra belissima tavola, esprimente l'Immacolata Concezione, con alcuni santi dell'ordine francescano, fatta dipingere in Roma dal card. Bardi per mano del cav. Mazzanti d'Orvieto". La tela mantenne questa collocazione fino al 1865, anno in cui il monastero fu soppresso; fu riparata nei magazzini della Soprintendenza e registrata come opera di ignoto nonostante che diverse guide ottocentesche avessero ripetuto la notizia del Richa. Nel 1873 fu sistemata nella parete absidale della chiesa di S. Maria al Pignone e il nome del suo autore e la data di esecuzione 1746, sono riemersi con l'attuale ritrovamento della sopracitata descrizione del Richa. La formazione romana di Ludovico Mazzanti è particolarmente evidente in questo dipinto. Egli infatti fu allievo del Baciccio a Roma; lavorò poi in patria, a Viterbo e nel 1736 a Napoli, nella chiesa dei Gerolamini. Tornò quindi a Roma, dove dal settembre 1744 fece parte dell'Accademia di San Luca. A questo periodo appartiene anche questa tela che nel dinamismo dei panneggi sembra risentire dello sfibrato giordanismo di Sebastianao Conca. Tonalità fredde derivanti forse da qualche ricordo napoletano del Giaquinto prevalgono nella gamma cromatica. Il devoto sentimentalismo dei santi sembra derivare invece dalla pittura di Francesco Trevisani. Il Mazzzanti lavorò inoltre a Perugia e a città di Castello
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900190291
- NUMERO D'INVENTARIO 208
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0