pulpito di Guidotti Camillo (e aiuti), Toscani Fedele, Pagani Giovanni (inizio sec. XX)

pulpito,

Si addossa al pilastro ed è retto da sei colonnette a fusto liscio poggianti su un plinto mediante il toro e il trochilo e coronate da capitelli zoomorfi e ad intreccio vegetale. Le colonnette reggono archi a tutto sesto modanati ed ornati con motivi fitomorfi. I quattro simboli degli Evangelisti, al di sopra di quattro dei capietlli, segnalano gli spigoli del prospetto, composto da quattro lastre a bassorilievo, che recano la raffigurazione di "S. Antonio che predica ai piacentini"; "Gesù che istruisce gli Apostoli"; "S. Pietro lascia la cena per predicare il Vangelo"; lo "stemma alberoniano" (un albero sormontato da una stella a sei punte). La scaletta, con balaustra a tre colonnette lisce e capitelli ad intreccio vegetale, è retta da un telamone seduto su una raffigurazione mostruosa

  • OGGETTO pulpito
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura/ traforo/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Guidotti Camillo (e Aiuti)
    Toscani Fedele (1877/ 1906)
    Pagani Giovanni (notizie 1900)
  • LOCALIZZAZIONE Piacenza (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pulpito che all'epoca della guida di Paratici (1926, p. 46) era adorno al di sopra di un cielo a legno dipinto in finto marmo, aggiunto in epoca successiva all'originale, venne ideato da Camillo Guidotti, l'artista piacentino che dal 1897 dirigeva i lavori di ripristino in chiave neo-gotica relativi agli esterni ed agli interni nella cattedrale (cfr. R. Cassanelli, Il duomo, in AA. VV., Gotico, neogotico, ipergotico, catalogo mostra, Piacenza 1984-1985, pp. 140-155). Anche qui ripropone stilemi neo-romanici, percepibili nella figura del telamone, desunto da quello sinistro (raffigurante la "Filosofia") che sorregge una colonnetta del protiro destro della cattedrale stessa, e nel gotico lineare che determina panneggi degli abiti e capigliature, ispirato alle soluzioni di Antelami. I bozzetti per lastre della cassa; già in collezione Martini, sono ora presso il Seminario Vescovile (Cassanelli 1984-1985, p. 155). L'esecuzione venne affidata allo scultore piacentino Toscani, formatosi all'Istituto Gazzola di Piacenza dal Pollinari e quindi a Brera con Enrico Butti (cfr. Cassanelli, Fedele Toscani, in AA. VV., Gotico..., op. cit., p. 320) e operoso sempre con il Pagani per le parti ad ornato e su disegno del Guidotti anche negli altari della "Madonna del Popolo" e del "SS. Sacramento" (cfr. schede relative) e negli amboni. Il pulpito in esame, che costò £. 10.000 si inserisce nella tradizione piacentina ottocentesca, che privilegiò la tipologia addossata a colonne e piloni (cfr. E. De Giovanni, I pulpiti e baldacchini nelle chiese di Piacenza, Piacenza 1951). Si consiglia anche la lettura di L. Cerri, I nuovi altari del duomo, in "La Libertà", 18 marzo 1901
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800267576
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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