servizio per incensazione, insieme di Canali Camillo (sec. XVIII)

servizio per incensazione,

Turibolo: a base circolare, ha la coppa decorata con baccelli separati da un motivo vegetale cesellato. Il coperchio, munito di fori ovali, culmina, oltre una corona di ovoli, con un cespo di foglie. Il sostegno superiore foggiato a cupolino dal quale si dipartono quattro catenelle presenta la stessa decorazione a sbalzo e cesello del coperchio. Navicella: a base circolare con baccellatura; il motivo vegetale che arricchisce la decorazione della base prosegue, interotto dai due nodi del fusto, su tutta la coppa, che ha due valve di cui solo quella provvista di ricciolo è sollevabile. Tra le due valve è un pomello

  • OGGETTO servizio per incensazione
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura
  • ATTRIBUZIONI Canali Camillo (notizie 1743/ 1796): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Castiglione dei Pepoli (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Opera dell'argentiere Camillo Canali, attivo dalla metà del secolo XVIII in un'abbondante produzione di argenterie sacre e civili; tra le altre il bollo CC è stato rilevato su di un calice conservato nella chiesa di S. Giovanni in Monte di Bologna, sull'Ostensorio della Collegiata di S. Giovanni in Persiceto e su altri oggetti della Collegiata di S. Michele di Brisighella, unito al bollo del calice che compare anche in questi pezzi; quest'ultimo bollo veniva a sostituire verso la metà del secolo il piombino sigillato con il quale il rettore dell'Arte contrassegnava gli argenti della seconda bontà, detta di Bologna; di fatto, sostiene il Bulgari, esso si trova accompagnato da vari contrassegni che potrebbero essere attribuiti ai rettori in carica. In questo caso il bollo VS, che è stato rilevato una sola volta su una posata e di nuovo insieme con il bollo del calice, è presumibilmente da riferire a Ubaldo Sconzani, che fu rettore nel 1783. La scoperta di questo bollo su tali pezzi di argenteria fa avanzare l'ipotesi che U. Sconzani ricoprisse tale carica anche nel 1787 (cfr. GG. Bulgari, "Argentieri Gemmari e Orafi d'Italia", parte IV, "Emilia", Roma 1974, pp. 69, 128, 293, 422, 426; bolli n. 2387, n. 2624). Turibolo e navicella sono stati probabilmente commissionati da don Gaetano Parigi che dal 1784 reggeva la Pieve di Baragazza e al quale si deve la costruzione della Canonica e la conclusione dei lavori della Chiesa iniziata nel 1764 (cfr. L. Ruggeri, "Baragazza", in "La chiese della Diocesi di Bologna", Bologna 1851, tomo IV, n. 44). Le attuali quattro catenelle, applicate in epoca imprecisata, sostituiscono quelle originarie
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800023101
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Bologna Ferrara Forli'-Cesena Ravenna e Rimini
  • ISCRIZIONI sul turibolo, lungo il bordo del coperchio - ECCL. BARAGAZIAE ANNO 1787 -
  • STEMMI turibolo, sotto la base/ navicella, sul cartigli dell'altra valva - garanzia - Marchio - rettore della Matricola degli Orefici di Bologna - 2 - calice
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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