San Filippo Neri ha la visione della Madonna con Bambino

dipinto, 1645-1650

Soggetti sacri: l'apparizione della Vergine a san Filippo Neri

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 215
    Larghezza: 145
  • ATTRIBUZIONI Maffei Francesco (1605 Ca./ 1660)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Gallerie dell'Accademia di Venezia
  • INDIRIZZO Dorsoduro, 1050/ Campo de la Carità, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Giunse all'Accademia nel 1865, con un gruppo di opere destinate alle chies e di provincia; vi rimase fino al 1888, quando fu concessa in deposito a S anto Stefano di Treviso, da dove fu ritirata in occasione del restauro del 1961 di A. Lazzarin (Moschini Marconi 1970). In tale occasione si rivelar ono danni da arrotolamento, ma la pulitura permise a Valcanover (1963) di attribuire giustamente il dipinto al Maffei. Secondo la Moschini Marconi p roverrebbe dalla chiesa veneziana degli Incurabili, a cui appartenevano la maggior parte dei dipinti consegnati nel 1865 e potrebbe identificarsi co n un "San Filippo Neri" di ignoto, dalle stesse misure, citato al n. 584 d ell'elenco dei dipinti del deposito di San Giovanni Evangelista (1832). Tu ttavia la Copeland Brownell (1978) giudica strano che non venga mai citato dalle fonti nella chiesa. In realtà, come osservano Aikema e la Meijers ( 1989), il Moscbini (1815) ricorda un'anonima immagine di san Filippo Neri, collocata in alto, a fianco del pulpito, che essi ritengono, ignorando pe raltro che entrambi i dipinti avevano le stesse dimensioni, difficilmente identificabile con la nostra pala. La Rossi (1991) esclude un'esecuzione n el momento veneziano dell'artista, dopo il 1638, che pur lo vede impegnato nella chiesa degli Incurabili, dove porta a termine il "Paradiso", perdut o, del Peranda. Pallucchini (1981) propone una datazione "forse verso la m età del quarto decennio". Per la Copeland Brownell appartiene al periodo p adovano, tra il 1655 e il 1660. Secondo Valcanover è invece degli inizi de l sesto decennio, opinione condivisa dalla Rossi, che però anticipa legger mente la datazione, a causa della vicinanza stilistica con opere della sec onda metà del quinto decennio e soprattutto con l'"Incoronazione della Ver gine" della Rotonda di Rovigo, per la quale non v'è comunque certezza cron ologica documentaria. Quest'ultima ipotesi, in mancanza di ulteriori dati, appare, per ora, la più convincente. Nel dipinto, in cui la figura del sa nto in primo piano è costruita con pennellate veloci, dense di materia, vi sono anche citazioni dal Liss, in particolare dal "Ritrovamento di Mosè" di Lille, dalla cui figlia del faraone è ripreso quasi letteralmente il vo lto della Vergine (Rossi 1991), dall'inconsueta posizione confidenzialment e protesa verso Filippo. Quest'ultima figura riprende in controparte quell a del medesimo santo, conservato nella sacrestia del duomo di Castelfranco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500401582
  • NUMERO D'INVENTARIO 1093
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Gallerie dell'Accademia di Venezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2004
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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