Santi Benedetto, Tecla e Cosma

dipinto, 1497 - 1497

Soggetti sacri: Santi Benedetto; Tecla e Cosma

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 82.8
    Larghezza: 68.3
  • ATTRIBUZIONI Buonconsiglio Giovanni Detto Marescalco (1465 Ca./ 1537-1538)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Gallerie dell'Accademia di Venezia
  • INDIRIZZO Dorsoduro, 1050/ Campo de la Carità, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Venne restaurato nel 1903 da L. Betto e nel 1958 da Mauro Pellicioli. Si t ratta del frammento di una pala in origine nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca, nella cappella a sinistra della maggiore, commissio nata dal padre di suor Cecilia Morosini (Cottin 1896) e semidistrutta, for se in seguito a un incendio, tra il 1740 e il 1771, quando lo Zanetti anno tava che essa "sfortunatamente sparì", pur aggiungendo di aver saputo che un pezzo doveva ancora trovarsi a Venezia. Il Ridolfi (1648) così la descr ive: "Singolar tavola con nostra Donna seduta in alto con Gesù Bambino in braccio sotto una volta lavorata con belli intagli, dalle parti sono li S anti Cosimo e Damiano in veste ducale; Benedetto Tecla et Erasma". Mentre per il Boschini (1664) si tratterebbe di "San Benedetto, Santa Eufemia, Sa nta Dorotea e Santa Tecla". Se ne era conservato oltre a questo, un second o frammento con "Maria Vergine fino alle ginocchia, con Gesù tra le bracci a», che il Borenius (1909) identificò col dipinto già a Warwick Castle, ve nduto da Christie a Londra nel 1968 (21 giugno, n. 53) (Zeri 1976; 1991) e oggi al Metropolitan Museum di New York. Entrambi sono infatti descritti nel catalogo a cura del Selva della collezione Algarotti, intorno al 1776, da cui l'opera passò nella raccolta Manfrin e venne poi acquistata per l 'Accademia dall'Arciduca Ferdinando Massimiliano. Il cartiglio, evidenteme nte recuperato dal "sedile della Vergine", dove lo indica il Ridolfi, con data e firma: 1497 ADIJ 22 DECEBRIO / JOANES BONICHOSILIJ, MARESCHALCHUS DA VICENZA P., fu inserito nell'angolo inferiore destro. Prima opera datat a, insieme alla "Mistica Concezione tra san Pietro e san Giuseppe" della p arrocchiale di Cornedo Vicentino, anche solo dalla analisi dei due frammen ti superstiti è chiara la sua derivazione dalle pale di Giovanni Bellini p er i Santi Giovanni e Paolo e San Giobbe e da quella di Antonello per San Cassiano, evidente soprattutto nella parte con la Vergine, ma riconosciuta dal Lauts (1933) anche nella nostra tavola. Tuttavia tali prestiti avveng ono attraverso una intelligente mediazione di Bartolomeo Montagna insieme all'esperienza di contemporanee realizzazioni di Cima da Conegliano (Puppi 1964-65)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500401453
  • NUMERO D'INVENTARIO 602
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Gallerie dell'Accademia di Venezia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2004
    2006
  • ISCRIZIONI sul cartiglio nell'angolo inferiore sinistro - 1497 ADIJ-22 DECEBRIO/JOANES-BONICHOSILIJ MARESCHALCUS DA VICENZA P -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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