Cristo crocifisso e anime del Purgatorio

dipinto,

La tela raffigura Cristo in croce rivestito del solo perizoma che occupa l'intera altezza del dipinto al quale s'accosta a sinistra un angioletto con drappo azzurro. Sulla destra in secondo piano l'Arcangelo Gabriele trasporta un'anima nuda in cielo. In alto a destra sono raffigurati due angeli i quali pregando e piangendo si mostrano partecipi del dramma della Crocifissione. Ai piedi della croce vi sono alcune anime che si rivolgono a Cristo in atteggiamento di supplica

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Ricci Sebastiano (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Fregona (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Edita da G. Fossaluzza (1983 ma datata 8 novembre 1982) a cui spetta la prima attribuzione al Ricci ed indipendentemente da G. Pavanello (1982). Quest'ultimo sostiene una datazione dell'opera precedente al 1704; stabilisce confronti tipologici con composizioni di artisti del barocco europeo quali Rubens e Van Dyck in cui con abilita' compositiva si sposta il crocifisso sulla sinistra. Una datazione entro il 1704 e' sostenuta da G. Fossaluzza anche in base a riscontri documentari che pur non restituendo il nome del noto autore almeno consentono alcune puntualizzazioni per una collocazione cronologica dell'opera. Dal libro delle entrate et spendite delli giurati di Santa Maria di Fregona si apprende che gia' alla fine del 1702 era stata approvata la spesa per la pala. E' lecito pensare dunque che gia' a quella data fossero intervenuti gli accordi contrattuali tra il Ricci e la comunita' di Fregona. Questi accordi contrattuali poterono essere presi prima del soggiorno Viennese del Ricci (collocato nel corso del 1702/ 1703).Una registrazione di spesa del 6 febbraio 1704 costituisce il termine ante quem per l'esecuzione della pala di Fregona., essendo a tale data gia' collocata sull'altare. Il Fossaluzza propone sul piano stilistico confronti con l'Ercole al bivio di Palazzo Fulcis Bertoldi. La mimica delle braccia che esprime la subdola richiesta della figura del vizio e' ripresa nella pala che emerge maggiormente nella composizione della pala di Fregona riguarda la posizione eccentrica e direzionata in modo non frontale del Cristo in croce. Questa soluzione e' in certa misura ripresa nella Crocifissione per San Francesco de Macci di Firenze (ora Galleria degli Uffizi, documentata alla fine del 1704). L'attribuzione e' da ultimo confermata dal Rizzi (1989), a proposito dei dipinti di Abramo e gli Angeli, La caduta di Fetonte, Ercole al bivio, Ercole e Onfale. Il Manzato (1989) fa una descrizione della pala riportando la precisazione cronologica del Fossaluzza mentre G. Mies sottolinea che a G. Pavanello e a G. Fossaluzza si deve si' l'attribuzione della pala a Sebastiano Ricci, ma riferisce a se stesso e a O. De Zorzi la precisa collocazione cronologica a seguito di una fortunata ricerca nell'archivio parrocchiale di Fregona. Riporta quindi il contenuto dei precedenti articoli dimostrando pero' di aver tralasciato la parte forse piu' importante di essi, in cui e' trattata in modo assai approfondito tutta la documentazione che ha portato alla proposta di tale datazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500215006
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
  • ISCRIZIONI Sulla sommita' della croce - INRI -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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