ascensione di Cristo

gruppo scultoreo, post 1663 - ante 1664
  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
    terracotta/ pittura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Silva Agostino (e Aiuti): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE OSSUCCIO (CO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La dodicesima cappella, a pianta ottagonale, è decorata da ventinove statue di Agostino Silva e da affreschi di Giovan Paolo Recchi raffiguranti angeli in volo. La cappella fu edificata e ornata tra il 1663 e il 1664 a spese del facoltoso Andrea Cetti di Lenno (zecchiere dell'Imperatore Leopoldo a Vienna) che finanziò in questi anni anche le cappelle IX e X. Il sei giugno 1663 Agostino Silva Accusa ricevuta di £ 180 "a costo delle statue da farsi" nella cappella dell'Ascensione (Archivio del Santuario di Ossuccio). In una "Nota dela spesa fatta per la Cappella della Ascensione... a conto del Sig.r Ad.a Cetto lano 1663 e 1664 per saldo...", datata 28 ottobre 1664, sono registrati pagamenti: al silva di £ 2440 "per sua fatura delle statue"; al pittore Giovan Paolo Recchi di £ 750 a saldo della "sua opera fatta ne la sud.e capella"; all'"indorator" Pietro Francesco Spina di £ 36, più altre spese ("per il colore per colorire le figure", per " una pietra per l'arma" etc.) per un totale di £ 6877.13. Del Recchi si conservano tre confessi del 1664: il 24 aprile riceve un acconto di cinque doppie "a conto di la pitura che si fa in la Chapella di la Sensione"; il 24 maggio un altro acconto di £ 300 ed il 26 settembre il saldo finale di £ 47.5 per l'opera compiuta. L'otto settembre dello stesso anno Pietro Francesco Spina accusa ricevuta di £ 536 "per la adoratura dil rago" (Archivio del Santuario di Ossuccio). Agostino Silva, impegnato contemporaneamente in diverse cappelle, dovette servirsi dell'ausilio della bottega, come denuncia la debolezza di alcune statue. Si conservano preventivi di restauri eseguiti alle quattordici cappelle di Ossuccio all'inizio del secolo XIX (Archivio del Santuario di Ossuccio): oltre a quello di Arnoldi & Comp. (integrazione delle parti mancanti e ridipinture a olio delle statue; e "rigiustare la tazza rapresentante la gloria... varie figure e i suoi latterali... figuranti bonarecci da refarsi e risanare le tinte delle quadrature"), si conservano i preventivi dello "statuario" Stefano Salterio (13 novembre 1803) e di Antonio Tirolo di Valle Intelvi (21 novembre 1808), che prevedeva di "riparare... tutte le statue... nelle loro roture". Il Bolzani (1870) dà notizie di un restauro generale alle cappelle nel 1864, costato alla Fabbriceria £ 2040. L'ultimo intervento, ad opera di Silvestro Marmori, risale al 1935 quando si provvide ad "attaccare sette dita, aggiustare le chiavi di S, Pietro, dare il colore alle statue... accompagnare la volta con figure da rinnovare..." (Archivio del Santuario di Ossuccio)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300203887-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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