Polittico di Valle Romita. incoronazione di Maria Vergine e Santi

polittico, ca 1410 - ca 1412

Personaggi: Madonna; Cristo Bambino; San Gerolamo; San Francesco d'Assisi; San Domenico; Santa Maria Maddalena. Abbigliamento: vestiti secolo XV. Abbigliamento religioso: abito domenicano; saio francescano; abito vescovile. Costruzioni: case secolo XV. Figure: angeli musicanti; cherubini

  • OGGETTO polittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Gentile Di Niccolò Di Giovanni Detto Gentile Da Fabriano (1370 Ca./ 1427): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Scuola Di Giotto (1811)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca di Brera
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo di Brera
  • INDIRIZZO Via Brera, 28, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I pannelli dell'ordine principale giunsero a Brera, a seguito delle requisizioni napoleoniche il 24 settembre 1811 dall'eremo di Santa Maria di Valdisasso presso Fabriano. In particolare si trattava delle tre tavole raffiguranti 'L'incoronazione della Vergine', 'San Domenico e Santa Maria Maddalena', 'San Francesco e San Gerolamo'. Le figure dei Santi laterali erano dipinte a coppie su di un'unica tavola, e misuravano cm. 124 x 82 e cm. 124 x 109; 'L'incoronazione', invece, misurava cm. 159 x 82. La separazione e la riduzione del supporto dovette avvenire a ridosso dell'ingresso delle opere in Pinacoteca, quando tutti i pannelli furono incorniciati separatamente ed esposti in sale differenti. le tavole minori, rimaste fra i beni dei discendenti di Carlo Rosei, incaricato dalle autorità napoleoniche di stendere l'inventario dei beni dei Minori Osservanti di Valle Romita, furono acquistate per la Pinacoteca milanesesu suggerimento del direttore Corrado Ricci nel 1901 e restaurate l'anno successivo ad opera di Luigi Cavenaghi. Solo nel 1925, in occasione della riapertura del museo dopo la fine del primo conflitto mondiale, anche le tavole maggiori furono parchettate e fu realizzata l'attuale cornice, che ripropone, sulla scorta delle testimonianze di Amico Ricci (1834, p. 153), l'assetto originale dell'insieme, con gli scomparti minori a fungere da corona a quelli maggiori. La 'Crocefissione', acquistata dalla Pinacoteca nel 1994, completava probabilmente l'insieme. Il suntuoso polittico di Gentile, citato anche da Flavio Biondo nel 1453, fu eseguito per il piccolo eremo di Valle Romita e commissionato probabilmente da Chiavello Chiavelli, signore di Fabriano e protettore dei Francescani Osservanti di Paoluccio Trinci, per l'altare maggiore. La particolare affezione all'eremo è testimoniata anche da un legato, inserito nel testamento di Chiavello, e dal desiderio di stabilire nel coro della chiesa la sua sepoltura. L'opera fu eseguita con ogni probabilità subito dopo il 1405, a Venezia, dove il pittore è documentato nel 1408. L'esecuzione è estremamente raffinata in tutti i particolari, sia nei pannelli maggiori che in quelli minori. Le aureole dei santi nelle tavolette minori e quelle nell' Incoronazione sono omogenee e perfettamente sovrapponibili a quelle dei santini della Pala Sandei. Nelle aureole maggiori la prima corona è completata da una fascia decorativa ad elementi floreali alternati a scritte onomastiche, il tutto eseguito ad incisione con uno stilo. Di una fattura ancora più eccelsa le oreficerie, le corone di Dio Padre e della Vergine, i ricami nelle tuniche, la pisside della Maddalena ed infine la stella fiammante su cui sono seduti Cristo e la Vergine. Problematico resta la questione dell'assetto originale del polittico: le tavolette minori, ora decurtate, erano concluse da tre archetti gotici, con il centrale più in alto, e quindi non facevano parte di una tradizionale predella, anche se di tale parere erano Crowe Cavalcaselle, Colasanti e Molajoli. Tuttavia la loro presenza è anomala anche nel programma iconografico, perchè non illustra episodi della vita dei santi raffigurati negli scomparti maggiori, nè si possono considerare figurazioni completamente diverse rispetto al registro principale. Tali difficoltà hanno indotto C. Bertelli (in Ceriana, Daffra 1993) a ipotizzare una diversa provenienza per i tre pannelli del registro minore, forse per un dossale sempre per la stessa chiesa osservante di Valle Romita. I santi posti nei registri minori sembrano offrire tutti esempi di strade diverse nella sequela di Cristo, dal martirio alla contemplazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300180359-0
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Nap. da 691 a 693 bis
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sullo scomparto centrale - GENTILIS DE FABRIANO PINXIT - caratteri gotici -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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