Cena del Signore con gli Apostoli. ultima cena

dipinto,
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Vecellio Tiziano (1488-1490/ 1576): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Veronese Paolo (inv. Dei Quadri Legato Monti, 1650)
    Bottega O Scuola Vecellio Tiziano (malaguzzi Valeri, 1908)
    Replica Vecellio Tiziano (suida, 1933)
    Copia Di Bottega Vecellio Tiziano (tietze, 1936; Morassi, 1958)
    Copia Di Bottega Vecellio Tiziano (valcanover, 1960)
    Copia Di Bottega Vecellio Tiziano (pallucchini Wethey, 1969)
    Veronese Paolo (sant'agostino, 1661)
    Veronese Paolo (torre, 1674)
    Veronese Paolo (latuada, 1737)
    Vecellio Tiziano (fratelli Sant'agostino, 1747; Bartoli, 1776)
    Veronese Paolo O Vecellio Tiziano (inv. Appiani, 1802)
    Ambito Veneto O Scuola Vecellio Tiziano (bertini, 1896)
    Bottega Di Vecellio Tiziano (bertini, 1897)
    Vecellio Tiziano (primi Cat. Brera)
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La vicenda attributiva della tela di Brera è piuttosto complessa: la critica sembra comunque protendere per un' opera di bottega o di scuola. Il quadro sarebbe copia o replica della Cena dell'Escorial; questa avrebbe a sua volta ripreso la Cena di San Zanipolo (Mayer, 1938; Tietze, 1936; Morassi, 1958; Valcanover, 1960; Wethey e Pallucchini, 1969); la piccola copia di bottega in oggetto sarebbe utile per ricostruire l'aspetto, molto poco leggibile, dell'opera per Filippo II: la questione delle Cene è riproposta dal d'Arganville (intervento al Convegno Tiziano a Venezia, 1977). Egli osserva che lo schema della Cena dell'Escorial ha il suo presupposto nel Cenacolo di Leonardo; ciò sarebbe stato reso possibile dalle relazioni che legavano i Domenicani di San Zanipolo (committenza tra il 1550/57, secondo il D'Arcaville) con la Casa-Madre milanese del Convento delle Grazie. Lo studioso ritiene errato riferire la Cena di Brera e altre copie spagnole alla Cena dell'Escorial; l'unica che le si può accostare sarebbe proprio quella di San Zanipolo. Esaminando la Cena braidense, d'Arganville giunge alla conclusione che questa sarebbe la replica di un'altra versione, diversa da quella per Filippo II, per colore e per l'articolazione dell'architettura e il prototipo sarebbe la Cena di San Zanipolo. Di parere diverso Carlo Bertelli; riesaminando la questione nella scheda per il catalogo della mostra "Da Tiziano a El Greco", Venezia 1981, lo studioso nota che dopo il restauro di Marcella Sorteni, è difficile sostenere che la tela di Brera sia una copia; egli sostiene che si tratta invece di un modello (testo in mezzo fra abbozzo e opera compiuta) che giunto a Milano sarebbe divenuto presto celebre: di qui l'affresco di Semino alla Certosa di Pavia. Bertelli nota come il colore mostri trapassi sensibilissimi e un'esecuzione molto libera, con varianti e pentimenti documentati dalle radiografie, e annotazioni cheprecorrono la tela dell'Escorial; la tragicità dell'architettura mostra una rimeditazione su Leonardo che non lascia dubbi allo studioso che l'opera sia un testo autografo di Tiziano; infine nel vecchio apostolo a destra del Cristo sarebbe da vedere un ritratto del vecchio Tiziano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300180043
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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