Ritratto di Maria Giuseppina Luisa di Savoia

dipinto, post 1768 - ante 1771

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio un poco al di sotto del punto vita. Il corpo è orientato di lieve tre quarti, lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca con i capelli raccolti e sollevati verso l’alto ornati da gioiello con corolle floreali di brillanti; orecchini a corolla e collana di perle. Indossa una veste dall’ampio scollo ovale, profilata in pizzo come le maniche che scendono sino al gomito. Il corpetto è decorato con ampio diadema di brillanti posto appena al di sotto del seno. Tessuto a grandi motivi floreali utilizzato anche per l’ampio panier. Una mano sfiora un cestino in vimini contenente vari fiori recisi tra cui si distinguono rose e dalie. L’altra mano mostra un mazzolino di gelsomini. Il cesto è posto sul piano di una console rappresentato scorciato sulla sinistra della tela. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è posta entro una cornice di formato e luce rettangolare in legno intagliato e dorato. Battuta Liscia; fasce modanate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 97 cm
    Larghezza: 77.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Duprà Domenico (1689 Ca./ 1770): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, secondo quanto indicato da una iscrizione incollata sul retro della cornice, raffigura Maria Giuseppina Luisa di Savoia (Torino, 1753-Hartwell House, 1810), figlia terzogenita di Vittorio Amedeo III e dell’infanta Maria Antonia Ferdinanda di Borbone. Sposò nel 1771 Luigi Saverio di Borbone, conte di Provenza e fratello di Luigi XVI. Fuggiti da Parigi nel giugno del 1791, vissero in diverse località europee. Dopo la morte del re di Francia sul patibolo e del figlio Luigi Carlo, dal 1795 poté rivendicare il titolo regio col nome di Luigi XVIII che effettivamente assunse nel 1815 e mantenne sino alla morte, avvenuta nel 1824. I caratteri della moda, in particolare la tipologia della parrucca, con i capelli raccolti e sollevati verso l’alto e una sfumatura di grigio piuttosto scura, nonché l’aspetto di adolescente dell’effigiata inducono a ipotizzare una datazione a pochi anni prima delle nozze intorno alla fine del settimo-inizio dell’ottavo decennio del Settecento. le modalità di stesura pittorica, la resa realistica delle vesti e dell’ambientazione inducono ad attribuire l’opera ai fratelli Giuseppe e Domenico Duprà che furono attivi per la corte sabauda solamente dalla metà del XVIII secolo, dopo soggiorni e attività a Roma e in Portogallo. Le svariate indicazioni inventariali presenti sul retro del dipinto lasciano presupporre la sua provenienza da altra residenza sabauda e il trasferimento in questa sede a inizio Novecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399456
  • NUMERO D'INVENTARIO R 2513
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a sinistra - R 2513 (giallo) - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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