PARAMENTO LITURGICO, insieme - manifattura italiana, manifattura milanese (fine/ inizio, secondo quarto sec. XVII/XVIII, sec. XX)

PARAMENTO LITURGICO, 1590/ 1610

Il parato, formato da una pianeta, un velo da calice, una borsa da corporale, una stola ed un manipolo, è confezionato in gros de Tours laminato con trame supplementari lanciate in oro lamellare ed è foderato con taffetas sintetico giallo. I pezzi sono rifiniti con galloni in oro filato e seta gialla in due altezze coordinati; sono decorati con sinuose foglie di quercia adagiate sullo sfondo percorso da costine. La colonna e la borsa sono interamente ricamate con fili di seta policromi, oro filato e argento filato

  • OGGETTO PARAMENTO LITURGICO
  • MATERIA E TECNICA tessuto/ ricamo
    filo d'argento/ ricamo
    seta/ taffetas
    seta/ gros de Tours/ laminatura
    filo metallico/ doratura/ ricamo
    filo metallico/ doratura/ tessitura a telaio
    argento filato/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana Manifattura Milanese
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale 1, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato è identificabile nella pianeta "in tela d'argento, con larga banda in oro, ornata con l'effigie della SS. Annunziata, completa di tutti gli accessori", registrata, col numero 29, nell'inventario della Cappella della SS. Sindone compilato nel 1911 (A.S.TO, S.R., Casa di Sua Maestà, mazzo 12603, R. Cappella di Torino. Inventario Arredi Sacri, ecc. D. C., fol. 2); ma tale numero non è attualmente presente sulla fodera. In questa sede, in assenza di specifiche attestazioni documentarie, si ipotizza che, nel corso del XX secolo, probabilmente nel secondo quarto del secolo, la "tela d'argento" venne sostituita con il tessuto con il quale è attualmente confezionato l'insieme liturgico, identico a quello impiegato per confezionare un altro paramento, anch'esso con la pianeta impreziosita da ricami di ambito lombardo, che si attribuisce a manifuattura italiana. Il parato è stato creato per accogliere ciò che rimaneva di un prezioso e sontuoso ricamo riconducibile ai noti ed apprezzati ricamatori lombardi e specificatamente milanesi, i cui lavori, spesso realizzati sui cartoni dei più ricercati pittori, erano ricercati in tutta Europa e presso la corte sabauda ( sul ricamo in Lombardia si veda M. T. BINAGLI OLIVARI, Il ricamo italiano nel Quattrocento e il baldacchino di Lodi, in M. Marubbi (a cura di), L'Oro e la Porpora. Le arti a Lodi nel temppo del vescovo Pallavicino (1456 - 1497), catalogo della mostra di Lodi, Cinisello Balsamo 1998, pp. 109-114; P. VENTURELLI, La produzione tessile dall'età sforzesca al Settecento, in V. TERRAROLI V. Terraroli (a cura di), Le arti decorative in Lombardia nell'età moderna 1480-1780, Milano 2000, pp. 64-65, 68; M. T. BINAGHI, I ricamatori milanesi tra Rinascimento e Barocco, in P. VENTUROLI (a cura di), I tessili nell'età di Carlo Bascapè vecovo di Novara (1593-1615), catalogo della mostra, Novara 1994, pp. 96- 123; M. L. RIZZINI, "Essendo che sono cose che resteranno a perpetua memoria". Due ricami milanesi del primo Seicento, in F. FIORI, M. ZANETTA ACCORNERO (a cura di), Il ricamo in Italia dal XVI al XVIII secolo, Atti delle giornate di studio (Novara 21-22 novembre 1998), Novara 2001, pp. 75- 143; sul rapporto fra i Savoia e le botteghe sontuarie milanesi si veda in particolare A. M. BAVA, La collezione di oggetti preziosi, in G. ROMANO (a cura di), Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia, Torino 1995, pp. 265-288, 321-332). Se i confronti con le opere ascritte ad area lombarda, ci permettono di attribire il ricamo ad una delle numerose botteghe attive a Milano ( M. L. RIZZINI, 2001, pp. 133-143), appare più complessa l'analisi cronologica, non solo perchè il ricamo poteva anche basarsi su modelli già posseduti dalla bottega, ma anche per i pesanti interventi di "restauro"subiti dal ricamo. Si ricorda che già nel 1794 venne pagata la somma di lire 225, 17 al ricamatore Vittorio Ghignone per il "raccomodo da esso nel corr.e anno fatto a due pianete della R.a Capella del S. Sindone ricamate in oro e argento e seta ornate di figure a rapporto compreso in essa somma l'ammontare della provvista della dorura seta ed altro, ho accomodato due pianete sono brodate a colonna con figure, fiori ed ornati in piano satinato in oro argento e seta con averli distaccati in parte delle dette figure ed averle raccomodate tanto nelle figure e mani che in panneggiamenti ed averli indi rapportate a suo posto e rincordonate e raccomodati li ornati e fiori ed aggiontato in fondo in punto di piano in oro ed argento" (A.S.TO. S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 337, Ministero della Real Casa, Azienda della Casa di S.M., Registro Recapiti 1794, tomo II, , fol. 592; si veda anche A.S.TO. S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 307, Azienda della Casa di Sua Maestà, Libri Mastri, 1794, fol. n.n.). Vittorio Ghignone è inoltre ricordato per aver ricamato alcuni parati (A.S.TO, S.R., Casa di Sua Maestà, mazzo 300, Azienda della Casa di Sua Maestà, Libri Mastri, 1790, Tomo II, fol. n.n; A.S.TO, S.R., Casa di Sua Maestà, mazzo 301, Azienda della Casa di Sua Maestà, Libri Mastri, 1791, fol. n.n; A.S.TO,S.R., Casa di sua maestà, mazzo 340, Ministero della Real Casa, Azienda della Casa di S.M., Registro Recapiti 1798, fol. 193). Sebbene si possa trattare di altri parati, andati persi, non appare inverosimile che uno dei parati descritti nel documento non possa essere riconosciuto nella nostra pianeta. In assenza di precise attestazioni, si data il manufatto fra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, come sembra illustrare il confronto con il coevo clipeo del Museo dell'Opera di Milano, di mano della ricamatrice milanese Antonia Pellegrini (M. CARMIGNANI, Tessuti ricami e merletti in Italia dal Rinascimento al Liberty, Milano 2005, pp. 96-97). CONTINUA NEL CAMPO OSS
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100059061-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 2196/ 29D.C
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI all'inteerno/ su etichetta rettangolare adesiva - etichetta a stampa in rosso 2196 - numerici -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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