Immacolata Concezione

dipinto, post 1857 - ante 1857

Raffigura l'Immacolata Concezione con la Madonna al centro della scena

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Lunghezza: 720
    Larghezza: 440
  • ATTRIBUZIONI Morgari Paolo Emilio (1815/ 1882): pittore
    Morgari Luigi (1857/ 1935)
  • LOCALIZZAZIONE Andezeno (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto dell'ovale centrale della volta raffigura l'Immacolata Concezione, il cui dogma venne proclamato nel 1854 da Papa Pio IX, come esplicita chiaramente il cartiglio trattenuto dal cherubino. L'affresco reca le firme di Paolo E. Morgari (1857) e Luigi Morgari (1880) che contemplano due momenti successivi nell'esecuzione dell'opera, all'interno di una nuova definizione dello spazio ecclesiale. La decorazione muraria eseguita dal Verulfo l'anno precedente rappresenta l'iniziativa più evidente agli occhi dei fedeli, oltre al rifacimento del baldacchino dell'altar maggiore e dei coretti. Nel 1861, venne infine rifatta la cornice intorno all'ovale del dipinto (L. Marzano, La storia della chiesa parrocchiale di Andezeno, s.d., p. 54). La devozione nei confronti della Vergine è assai radicata in paese; è infatti raffigurata già nella grande pala del coro ed a lei è intitolato il beneficio istituito all'altar maggiore dell'Oratorio di San Marco. Al 1853 data l'intervento di Paolo Emilio Morgari, padre di Luigi. L'affresco in oggetto non è però citato da nessuna delle principali fonti sulla pittura dell'Ottocento ed è perciò inedito. A Paolo Emilio spettano in ogni caso l'impianto e la struttura spaziale del dipinto di ampio respiro e solida costruzione prospettica. Qui, come nell'affresco della navata centrale della chiesa di S. Agata a Santhià, considerato la sua opera principale (E. Comanducci, Dizionario Illustrato, Milano 1934, p. 1237), Morgari concepisce un dipinto pieno di movimento e grandiosità, utilizzando toni delicati ma molto luminosi (gialli chiari, azzurro pallido, rosa) e mescolando al soggetto sacro elementi derivati dalla pittura di soggetto mitologico che gli è congeniale. Ne è esempio la navata dello scalone di Palazzo Reale a Torino. Ha una profonda conoscenza della pittura figurativa italiana avendo viaggiato in Italia e all'estero per conoscere i maggiori musei. Fa sfoggio della sua preparazione in alcune telette raffiguranti i Misteri del Rosario nella parrocchiale della vicina Sciolze, dove si ha una copia puntuale dell'Annunciazione del Gentileschi e della flagellazione di Tiziano. In un secondo momento, si deve pensare in modo ridotto, visto che lo scarto fra questi affreschi e la pittura più minuziosa che gli è propria interviene nel 1880 il figlio Luigi, pittore affermato, specializzato come il padre in pittura sacra. Di questo secondo intervento non si ha nessuna notizia. P. E. Morgari (Torino 1815-1882), figlio del pittore Giuseppe, si forma alla scuola del padre frequentando i corsi di Biscarra all'Accademia di Belle Arti di Torino. Viaggia a lungo e si specializza in dipinti di soggetto religioso. In S. Andrea a Bra dipinge nel 1862 (quindi poco dopo Andezeno) il Dogma dell'Immacolata Concezione, ma l'affresco è oggi molto rovinato e poco leggibile per poter istituire un confronto (E. Molinaro, Arte a Bra, Bra 1988, pp. 256-257). Per altre notizie biografiche si rimanda al dizionario Bolaffi (Torino 1975, p. 24) che ancor oggi costituisce la principale biografia dell'autore. Il figlio Luigi studia all'Accademia Albertina con E. Gamba ed A. Gastaldi la sua produzione si distingue da quella del padre per un respiro meno solenne. E' un buon colorista. Diffusissima la sua produzione nelle chiese piemontesi; lavora a S. Damiano d'Asti, Revigliasco (scheda OA di E. Ballaira). Il suo intervento nella chiesa è inedito. Per la biografia si rimanda a E. Comanducci, Dizionario Illustrato, Edizione aggiornata da G. L. Marini, il valore dei dipinti antichi dell'Ottocento, Torino 1990, p. 272. L'intervento in oggetto avviene in un momento particolarmente felice della carriera dell'artista, che proprio in quell'anno espone alla mostra di Belle Arti a Torino (esporrà ancora un'altra volta nel 1884). Egli prosegue nella tradizione decorativa della dinastia dedicandosi a vaste imprese a fresco e modificando sempre più il proprio stile in senso liberty e simbolista
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100055709-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI In basso, a sinistra - Paolo E. Morgari 1857 - corsivo - A GRAFFITO -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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