bottone
sec. XIX
Bottone a forma di melagrana in filigrana d'argento lavorata rozzamente. Coppa inferiore divisa in 14 settori (ne manca uno) a forma di petali. Calotta superiore divisa ugualmente in 14 parti con doppia coronai granelli sferici in numero 2 per petalo, che circonda un granello sfaccettato centrale
- OGGETTO bottone
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MATERIA E TECNICA
ARGENTO
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MISURE
Diametro: 2.6 cm
Peso: 7 cm
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CLASSIFICAZIONE
oreficeria
- AMBITO CULTURALE Produzione Sarda
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo nazionale archeologico ed etnografico "Giovanni Antonio Sanna"
- LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale Giovanni Antonio Sanna
- INDIRIZZO Via Roma, 64, Sassari (SS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Serviva a ornare il costume maschile e femminile. Il tipo in esame faceva parte della bottoneria, insieme di bottoni che serviva a ornare le maniche dei giubbetti dal gomito al polso. Non si hanno dati sicuri circa il luogo d'origine di questo oggetto; anzi i pareri degli studiosi sono discordi. Alcuni lo ritengono indigeno, altri di origine punica, spagnola, etc... Qualche studioso ha voluto vedere la nascita del bottone sardo in un decreto che imponeva alle donne ebree di portare oggetti (campanelli o simili) che ne facilitassero l'individuazione
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO ornamentalesi indossano come gemelli
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000003575
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo nazionale archeologico ed etnografico "Giovanni Antonio Sanna"
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro
- DATA DI COMPILAZIONE 1972
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0