Settimana Santa a Taranto: Processione dei #Misteri#

XX

La porta della chiesa del Carmine è chiusa. Due uomini in completo grigio la aprono dall'interno e invitano il #troccolante#, primo della fila, ad avanzare, mentre altre persone attendono all'interno della chiesa. Il #troccolante# suona la #troccola# e si posiziona sulla soglia della chiesa. Scalzo, è vestito con l'abito della Confraternita del Carmine, composto da camice bianco, rosario nero appeso alla cinta e crocefisso e medaglie sacre pendente sul lato destro, cinghia nera pendente sul lato sinistro, mozzetta bianca chiusa da una fila di bottoni scuri, scapolari neri e guanti bianchi. Il #troccolante# continua a scuotere la #troccola# con la mano destra e regge con la mano sinistra il #bordone#; tiene il cappuccio bianco sollevato, in modo da lasciare scoperto il volto, e avanza lentamente, uscendo dalla chiesa e muovendosi con un'andatura lentissima e ondeggiante, la cosidetta #nazzicata#. Scende poi i gradini della chiesa, aiutandosi con il #bordone# e continuando a suonare la #troccola#. In seguito, due uomini in completo scuro sono vicini al #traccollante#, abbassano il cappuccio bianco sul suo volto e pongono sul suo capo il cappello nero a falde bordato di nastro blu. Un altro uomo in completo scuro aiuta il #troccolante# a disporre la #troccola# sotto la mozzetta. Il #troccolante# poi ricomincia a camminare, procedendo con la #nazzicata#. Nel frattempo, dietro di lui, altri due membri della Confraternita escono dalla chiesa, portando rispettivamente il #Gonfalone# e la #Croce dei Misteri#. Sono vestiti come il #troccolante#, con alcune differenze relative al cappuccio che tengono sollevato sul volto e fermato da una corona di spine. Gli uomini in abito scuro continuano a muoversi intorno al sagrato della chiesa, controllando l'uscita della Processione, mentre il #troccolante# e i portatori del #Gonfalone# e della #Croce dei Misteri# continuano ad avanzare lentamente, ondeggiando su loro stessi. I tre confratelli sono seguiti da alcune #poste#, coppie di #perdoni# disposti in fila, seguiti a loro volta dai portatori dei simulacri. Tutti i confratelli continuano ad avanzare lentamente, #nazzicando# allo stesso ritmo

  • OGGETTO settimana santa a taranto: processione dei #misteri#
  • CLASSIFICAZIONE festa-cerimonia, musica strumentale
  • LOCALIZZAZIONE Taranto (TA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Settimana Santa a Taranto si apre la Domenica delle Palme e si caratterizza per il susseguirsi di tre eventi che hanno luogo dal pomeriggio del Giovedì Santo all'alba del Sabato Santo: la visita ai Sepolcri, la Processione dell'#Addolorata#, la Processione dei #Misteri#. La mattina della Domenica delle Palme si realizzano le #gare#, aste a porte chiuse durante le quali i membri delle due confraternite, in due luoghi diversi, si aggiudicano l'assegnazione dei simboli, delle posizioni e delle statue delle due processioni mediante offerte economiche. Il simbolo più ambito, posto all'asta per primo in entrambe le #gare#, è la #troccola#, strumento musicale di legno provvisto di batacchi di metallo. Altri simboli comuni ad entrambe le processioni e che corrispondono a ruoli e posizioni assegnati durante le #gare# sono: le #sdanghe#, i longheroni in legno posti alla base delle statue, che corrispondono ai quattro portatori a spalla delle statue; le #forcelle#, aste in legno con incavo in metallo che corrispondono alle posizioni di quattro confratelli che reggono le aste su cui si poggiano le #sdanghe# delle statue durante le soste. Nel primo pomeriggio del Giovedì Santo inizia la visita ai Sepolcri: dalla chiesa del Carmine escono ad intervalli regolari le #poste# (coppie di #perdoni# o #perdúne#, da "perdono") della Confraternita del Carmine che si recano nelle principali chiese della città, dove sono allestiti gli altari della Reposizione. Le #poste# percorrono le vie cittadine facendo sosta in ogni sepolcro, impiegando diverse ore per compiere l'intero tragitto e avanzando con un andatura lentissima chiamata #a nazzecate# o la #nazzicata#. L’ultima coppia di confratelli che esce dalla chiesa del Carmine viene chiamata #u serrachiese# perché ha il compito di serrare le chiese. Quando le coppie di confratelli si incrociano con altre lungo la strada, si effettua #u salamelicche#: i #perdoni# si tolgono il cappello e si salutano battendosi sul petto i medaglieri e incrociando i #bordoni#. Tutti i #perdoni# rientrano poi alla chiesa del Carmine entro la mezzanotte del Giovedì quando, dalla chiesa di San Domenico, parte la Processione della Madonna Addolorata. La Processione dell'#Addolorata# si snoda lungo le strade della città vecchia e si conclude il pomeriggio del Venerdì Santo, per consentire l’inizio della seconda processione, quella dei #Misteri#. La Processione dei #Misteri# si dirama dalla chiesa del Carmine per farvi nuovamente nuovamente ritorno al mattino del Sabato. A sfilare per la città, in questo caso, sono le statue rappresentanti la Passione di Gesù. Al rientro della processione, il #troccolante# batte per tre volte il portone della chiesa del Carmine e pone fine con questo gesto alla Settimana Santa. Le ritualità della Settimana Santa a Taranto presentano tratti di una tipologia rituale diffusa in tutta l'Italia centro-meridionale e si ricollegano alle Sacre Rappresentazioni o #Misteri# mobili, nei quali simulacri e gruppi statuari sostituiscono gli attori nella rappresentazione degli eventi della narrazione evangelica (cfr. Di Nola, 1993). Altro elemento rilevante è la presenza di incapucciati che rimanda alla cultura religiosa della colpa propria dell'epoca dei Flagellanti, dei Disciplinati e dei Penitenti (v. per esempio la ritualità del sangue che caratterizza i riti della Settimana Santa di Nocera Torinese e di Guardia Sanframonti). Nel corso della storia, le confraternite di Taranto hanno però sviluppato un codice penitenziale diverso che si distacca dai rituali di flagellazione e che si caratterizza per forme penitenziali improntate alla partecipazione e contemplazione interiore. Altri elementi centrali sono: il Culto Mariano e la coppia #Addolorata#-#Cristo Morto#, non solo nucleo originario delle celebrazioni dal punto di vista storico, ma anche centro della partecipazione e della tensione emotiva dei partecipanti; l'ambulazione estremamente lenta, cadenzata ed ondulante (chiamata #nazzecata#) dei confratelli coinvolti nelle processioni. Il comportamento motorio e gestuale dei #troccolanti#, dei #perdoni# e dei confratelli in generale si inserirebbe in un codice gestuale di rallentamento motorio, una sorta di passo di lutto di accompagnamento e compartecipazione alla morte di Cristo (Di Nola 1993). In tal senso, si possono rintracciare dei collegamenti con altre processioni in Sicilia (l'#annacata# dei portatori di simulacri nei #Misteri# di Trapani o l'andatura dei portatori nella Passione di Riesi, in provincia di Caltanissetta)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 16-ICCD_MODI_2415838146641
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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