Concerto di campane (Concerto di campane #a cordette# Badalucco 1995, bene complesso)

Giovanni Rolando, campanaro a Badalucco, borgo della Valle Argentina in provincia di Imperia, suona il concerto di campane della chiesa di Santa Maria Assunta e San Giorgio. Il concerto è composto da quattro campane e nello specifico le campane intonano le seguenti note dalla più grave alla più acuta: “mib”, “fa”, “sol” e un “sib” crescente. Il campanaro utilizza la tecnica #a cordette# nonostante le campane siano state elettrificate. Nel concerto, Rolando esegue quattro brani: inizia con dei rintocchi ripetuti e poi alternati, in maniera sempre più disordinata, su ciascuna campana del concerto, al fine di riscaldarsi e per acquisire confidenza con lo strumento. Subito dopo, esegue un brano tipo marcia (00:01:00) nella quale alterna due sequenze di bicordi: dopo una brevissima introduzione in ritmo binario sulle note di “sol” e “fa”, presenta la prima sequenza in ritmo puntato sul bicordo “mib-sol” e sul bicordo “fa-sol” alla quale segue la seconda sequenza in ritmo puntato sul bicordo “sol-sib” e “mib-sol”; queste due sequenze vengono ripetute più volte alternandosi. Conclude con una coda composta da una breve sequenza di terzine sulle note di “sol”, “fa” e “mib” e da tre rintocchi della campana grossa in “mib”. Il brano successivo, senza indicazione di titolo (00:02:14), è composto da due temi presentati all’inizio e riproposti circa quattro volte in maniera variata tramite l’aggiunta di abbellimenti e varianti dal punto di vista ritmico: il primo tema in tempo binario e dal ritmo semplice è composto dalla ripetizione del bicordo “fa-sol” seguito dalla nota “fa” e dalla ripetizione del bicordo “fa-sol” seguito dalla nota “mib”; il secondo tema, con incipit in levare e conseguente spostamento d’accento, alterna le note “sib” e “sol” con cadenza sulla nota “fa” e nella seconda ripetizione “sib” e “sol” con cadenza sulla nota “mib”. Il campanaro chiude l’esecuzione del brano riproponendo per un’ultima volta il primo tema seguito da due rintocchi della campana grossa in “mib”. L’ultimo brano, una #battaglina# (00:04:21) viene eseguito con solo tre campane rispettivamente “mib”, “fa” e “sib”. L’ultimo brano (00:04:21) viene eseguito con solo tre campane rispettivamente “mib”, “fa” e “sib” e costituisce una #battaglina#; tale termine, proveniente dal vocabolo dialettale #battaggiare# o #battagliare#, indica una piccola sonata nonché il suonare a campane ferme caratteristico della tradizione ligure. (BIBR: BRIGNOLE & MARINELLI, n.d.). La #battaglina# qui proposta è caratterizzata da un ritmo terzinato con incipit in levare e conseguente spostamento d’accento nel quale vengono alternate le note “mib”, “fa” e “sib” ed è conclusa con due rintocchi della campana grossa in “mib”. La registrazione del concerto di campane eseguito da Rolando e realizzata da Mauro Balma il 7 maggio del 1995, rivela una tecnica di esecuzione matura ma a tratti incerta; probabilmente molte imprecisioni sono dovute al sistema di #cordette# riallestito sul campanile per l’occasione della registrazione dopo che le campane erano state elettrificate

  • OGGETTO Concerto di campane #a cordette# Badalucco 1995
  • CLASSIFICAZIONE MUSICA STRUMENTALE
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra i sistemi di suono delle campane in Italia si trova il #sistema ligure#. Fino alla fine del XVIII sec. i complessi campanari liguri erano costituiti da 3 campane ma nelle città, nelle chiese più grandi e nelle Cattedrali si potevano contare fino a 5-7 campane. La tendenza generalizzata nel tempo è stata quella di aumentare il numero di campane, non solo nelle Cattedrali ma anche nelle Chiese di più piccole dimensioni. La tradizione campanaria ligure privilegia l’esecuzione di melodie a campane ferme, o #a carillon# (termine quest’ultimo utilizzato però impropriamente poiché in genere indica le batterie di decine di campane semitonate diffuse principalmente in Paesi Bassi, Stati Uniti, Belgio, Francia e Germania). Altro spazio importante è riservato alle cosiddette #tecniche miste#, ossia quelle che prevedono l’uso di una o due campane in movimento contemporaneamente al suono delle altre ferme. L’uso delle sole campane a distesa o a bicchiere senza accompagnamento musicale delle altre suonate da ferme è da associarsi, prevalentemente, per richiami e funzioni funebri, pur con alcune eccezioni. Ancora fino agli anni ’50 del Novecento si suonava principalmente con il metodo # a corde altrimenti detto #a cordette# (in uso ancora oggi), dato che il numero dei bronzi si fermava in media a 5. L’aumento del numero delle campane portò all’introduzione anche della tastiera e poi, a partire dagli anni ’70, dell’elettrificazione. In generale le campane ferme vengono azionate principalmente in tre modi: #a cordette#, #a tastiera# (con i pestelli) o agendo manualmente sui battagli. I Concerti a 5 campane rappresentavano buona parte dei concerti liguri fino agli anni ’50-’60, soprattutto nei piccoli paesi. Sono tutt'oggi molto diffusi e si suonano ancora #a cordette# concerti fino a 6 campane. La maggior parte è intonata in scala maggiore, alcuni in scala minore. Il repertorio campanario ligure è costituito principalmente da: segnali, suonate #alla romana#, #baudette# e simili, suonate antiche, suonate recenti, lodi religiose e simili, canzoni e canti profani, brani patriottici, ballabili, brani tratti dal repertorio colto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici immateriali
  • LUOGO DI RILEVAMENTO Badalucco (IM) - Liguria , ITALIA
  • ALTRA OCCASIONE si
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700377947
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA appunti di ricerca (1)
  • DOCUMENTAZIONE SONORA file digitale (1)


  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI CORRELATI