Pizzo

Carpina Sebastiana, 1673/00/00 ca - 1674/00/00 ca

Le uniche informazioni riguardanti la struttura verticale del palazzo sono state desunte dalle caratteristiche del muro E dell'ala E che si presenta privo di finitura; esso è realizzato in pietrame informe di calcarenite con inzeppature di scaglie di pietra e una notevole quantità di malta. Si può supporre, pertanto, che l'intera struttura portante del palazzo sia realizzata con la medesima tecnica costruttiva e gli stessi materiali. Sulle facciate esterne, i cantonali e le mostre delle aperture sono realizzati in conci squadrati di calcarenite cementati con sottili commenti di malta. Al piano terra, il notevole spessore delle murature è determinato dalla presenza di strutture voltate spingenti che sostengono il piano superiore. L'unico orizzontamento visibile nella sue forma e struttura originaria è quello del vestibolo d'ingresso: si tratta di un'ampia volta a botte, di pregevole fattura, realizzata in conci squadrati di travertino con superficie di intradosso a vista. Solo in un vano la volta originaria è stata sostituita con un solaio, probabilmente realizzato con la tecnica dell'intelaiatura e riempimento. Al primo piano, lo spessore delle murature diminuisce secondo la statica delle strutture murarie e per il minor peso degli orizzontamenti: per lo più volte a schifo realizzate con La tradizionale tecnica dell'incannicciatura. Alcune di queste volte sono tuttora presenti, mentre altre sono state sostituite da solai piani realizzati con la tecnica dell'intelaiatura e riempimento. La struttura del palazzo si conclude con una tradizionale copertura a tetto. L'originaria struttura lignea del tetto è stata sostituita, in alcune parti, da solai in laterizi e conglomerato cementizio armato, mentre il manto di copertura in coppi-canali, pur con le inevitabili integrazioni, rimane quello originario

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE

ITINERARI