San Francesco da Paola

Spezzano della Sila, XV

L’eremo della Santissima Trinità di Spezzano, il terzo in ordine di tempo costruito da San Francesco di Paola, venne aperto intorno al 1474 subito dopo la costruzione di quello di Paterno Calabro, dedicato alla Santissima Annunziata, e prima di quello di Corigliano Calabro, dedicato anch’esso alla Santissima Trinità. A chiedere la presenza di Francesco ai piedi della Sila era stata la locale università (così veniva chiamato allora il comune) ch e, quale base d’appoggio, donò l’esistente oratorio dedicato a San Tommaso. Grazie al sostegno economico della popolazione nonché di quello della nobiltà cittadina, la cappella fu ampliata e completata con la costruzione dell’attiguo convento. Durante l’esecuzione dei lavori Francesco venne ospitato in una stanza di palazzo Giudicessa. Per tanto tempo la tradizione orale ha parlato di un luogo ideale per i suoi momenti di preghiera, ma non ha mai indicato con precisione la sua ubicazione. Appariva strano, perciò, che a Spezzano non vi fosse traccia di una qualche grotta usata dal Santo come invece troviamo a San Marco Argentano, a Paola, a Paterno, a Corigliano ed anche a Tours in Francia. Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini afferma che «la riscoperta della “grotta”, come luogo di preghiera e di penitenza privilegiato da San Francesco fin dall’inizio della sua esperienza eremitica, è stato uno degli aspetti più importanti». Questo luogo privilegiato dello spirito, che la voce del popolo ha sempre indicato esistente, nel caso di Spezzano non era esterno, in genere nell’orto dell’eremo, ma interno ad un palazzo

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'