centro storico, montano, concentrico, lineare, difensivo, Cuccaro Vetere, Cucculi (denominazione storica), Cuculi (denominazione storica), Cucclo (denominazione storica), Cuccolo (denominazione storica), Cucheri (denominazione storica), Cucharo (denominazione storica), Cuccaro (denominazione storica, fino al 1862) (X-XI)

Cuccaro Vetere, ca 1000 - ca 1000

Cuccaro Vetere conserva ancora l’aspetto di una fortificazione arroccata sul cocuzzolo di una collina. La forma dell’abitato antico è tipicamente medioevale, irregolare con accentuazione anulare per quella circostante il vecchio castello. Solo con le successive edificazioni, che si sono sviluppate lungo l’asse di collegamento con la SS 18 (via Convento), ha assunto quella odierna che si potrebbe definire a fuso. L’importanza del centro ha favorito la realizzazione di un patrimonio edilizio di notevole valore architettonico: oltre il castello, al centro dell'insediamento antico, del quale rimangono i ruderi, si possono ammirare il convento dei cappuccini; la chiesa di S. Pietro, fondata nel Mille e ristrutturata nel XIX secolo; la chiesa di S. Teresa, in prossimità del castello; la cappella gentilizia di S. Antonio. Fra gli edifici civili possiamo citare il Palazzo Liguori; il Palazzo Chirico, con arco sovrastante la via pubblica; il Palazzo Antonini, attualmente di proprietà dell’ordine monastico delle Ancelle di S. Teresa. oggetto, recentemente, di un intervento di demolizione e ricostruzione. Si possono osservare, inoltre, resti delle vecchie fortificazioni, inglobate nel tessuto edilizio e nella rete viaria, quali mura, contrafforti e torri di avvistamento. L’edilizia più recente, sviluppatasi soprattutto nel dopoguerra, presenta i caratteri tipici dell’epoca, senza particolare valenza di segni

  • OGGETTO centro storico montano, concentrico, lineare, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI Centro della provincia di Salerno posto nel basso Cilento nell'alta valle del fiume Lambro, alle falde meridionali del Monte Scuro. Si trova a 629 metri s.l.m. a ridosso del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni in cui rientra parte del territorio comunale e appartiene alla Comunità montana del Lambro e Mingardo
  • LOCALIZZAZIONE Cuccaro Vetere (SA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Salita Castello, Cuccaro Vetere (SA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non vi sono molte notizie storiche; uno storico del luogo, il barone Giuseppe Antonini, descrive, nella metà del 1700, nel libro “La Lucania, discorsi di Giuseppe Antonini barone di S. Biase”, descrive un territorio caratterizzato dalla presenza di castagni, querce e ulivi, questi ultimi di grandi dimensioni. La storia del comune di Cuccaro Vetere è simile a quella degli altri centri del territorio della valle del Mingardo, il suo nome potrebbe derivare dal greco “Kyclos”, che significa “recinto fortificato”, o anche (cima, cocuzzolo), per la posizione geografica che domina la vasta zona circostante, ed era una delle quattro “Terre” normanne che costituivano la Baronia di Novi. In seguito, fu capoluogo dello Stato autonomo che comprendeva i casali di Laurito, Abatemarco, Castinatelli, Eremiti, Futani, Massicelle, Montano, S. Mauro la Bruca e S. Nazario. La posizione geografica, dominante la vasta zona circostante, fece del luogo una fortezza-rifugio di Enotria prima, e poi uno dei capisaldi difensivi della vicina Elea. La presenza di un centro fortificato ci viene dalla notazione di una donazione cavense del 1118, ove si parla di un “intus castra de Cucculi”, che potrebbe essere interpretato come abitato fortificato e, quindi, con presenza di un castello. Che il castello e le mura di Cuccaro fossero state costruite prima del 1189 è certo, altrimenti sarebbero state abbattute secondo la disposizione emanata da Federico II che elevò quel territorio da suffeudo a feudo. In quel periodo, quindi, già esisteva il castello, visto che vi andò a risiedere Altruda, figlia del conte Giovanni da Teano e vedova di Guglielmo de Mannia, secondo signore di Novi Velia nel 1103 circa. Appartenne ai Sanseverino, ai Carafa (1498) e ai Pignatelli. Nel sec. XVIII ne furono proprietari i Pappaco. Più volte distrutto nel corso dei secoli, Cuccaro ogni volta fu ricostruito grazie alla tenacia dei suoi abitanti: fu incendiato per ben sette volte e subì sia l’invasione barbarica sia diverse epidemie
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500916431
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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