Tempietto Circolare, Tempietto del Labirinto

Ministero Della Cultura/reggia Di Caserta, 1791

Pianta: isolata, circolare Numero dei piani: (in piano) livello continuo,1 Coperture: cupola, manto in lastre di piombo Volte o solai: volta a cupola emisferica, materiale non accertabile, cassettonata a stucchi Scale: unica, crepidoma circolare di tre gradini in marmo Tecniche costruttive: colonnato in marmo (sistema trilitico) Pavimenti: in lastre di marmo Decorazioni esterne: ordine con colonne tuscaniche, aggetto a padiglione della cornice Decorazioni interne: volta cassettonata a stucco ed epistilio con bucrani e festoni alternati Arredamenti: piedistallo centrale privo di statua

  • OGGETTO tempietto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Campano
  • ATTRIBUZIONI Vanvitelli Carlo (1739-1821): progetto
  • NOTIZIE Il Tempietto circolare dell'ex-labirinto, è un tholos esastilo senza naos, monoptero di ordine tuscanico; il piedistallo è un dado senza zoccolo né cornice, colonna e trabeazione non hanno scanalature e fregio. Una cupola estradossata emisferica, disgiunta dal forte aggetto del cornicione, gravita sull'anello toroidale della trabeazione in perfetto assetto orizzontale: il crepidoma, dallo stilobate all'euthynteria affiorante dal suolo, poggia su di uno stereobate ben compattato ed omogeneo. L'intradosso della copertura finge un cassettonato di stucco dipinto a lacunari convergenti in un occhio cieco; sull'epistilio interno si alternano bucrani e festoni. L'asse verticale della rotonda sottolinea al centro dell'invaso un rocchio privo d'idolo, un piedistallo vuoto che rende enigmatica la dedica originaria dell'edicola, e menoma l'integrità dell'edificio/Dopo una triennale collaborazione progettuale tra Graefer e Vanvitelli, su richiesta di Ferdinando IV, nacque nel 1789 l'idea di un tempietto circolare come traguardo centralizzante in un meandro labirintico vegetale formalizzato all'Italiana. Nel 1790 Graefer è in giro per la Campania a raccogliere piante per i dedali del labirinto; il 1791 vede Carlo Vanvitelli già all'opera nella costruzione del tholos e l'anno dopo l'edificio è terminato. Mentre però, il labirinto di Graefer nel periodo murattiano è ridotto ad un effimero impraticabile, il Monoptero vanvitelliano è arrivato pressoché intatto fino a noi, tranne che per la statua poggiata sul piedistallo centrale. Nel dicembre del 1837 il tempietto custodiva "un mezzobusto colossale di marmo bianco" con il naso da restaurare; nel 1862 "un mezzobusto in marmo bianco di antico filosofo" era ancora lì. Data l'ufficialità apollinea dell'Arcadia napoletana, non è improbabile una dedica omeopatica a suo figlio Esculapio, terapeuta silvestre ed ofidico, presente per intero anche nel vicino criptoportico. Un ulteriore spulcio tra le filze dell'Archivio Casertano, potrebbe confermare l'ipotesi ed indagare sul mistero della scultura scomparsa. Oltretutto, come ricorda lo storico Pausania, il tholos labirintico costruito ad Epidauro da Policleto il giovane, era dedicato proprio a Asclepio. (n.d.c.)
  • LOCALIZZAZIONE Caserta (CE) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Carlo di Borbone, Caserta (CE)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500161474
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Reggia di Caserta
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA planimetria (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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