[Palazzo di Majo, Discesa Sanità 68]

Napoli, 1745 - 1900

Palazzo di Majo prospetta sulla discesa Sanità - sulla quale si apre l'imponente portale in piperno, e su via S. Teresa, rispetto alla quale si imposta però ad una quota notevolmente inferiore. La lunga facciata principale, su Discesa Sanità, presenta un uniforme disegno delle aperturefino al secondo piano; i successivi due piani si sviluppano, invece in maniera differente nella parte a destra del portale ed in quella a sinistra: aperture di diverse dimensioni, solai sfalsati, cornicione conclusivo a due diverse quote. Le distinte vicende edilizie subite dal palazzo nelle due parti suddette del prospetto sono testimoniate peraltro dal trattamento di superficie: differente colore dell'intonaco, la presenza, solo nell'ala destra della fabbrica, di stucchi e finto bugnato negli spigoli ed infine un cornicione di chiusura su mensolette, sempre nella parte destra. Riconoscibili, ai piani inferiori, frammenti dell'originario prospetto sanfeliciano: segmenti delle cornici marcapiano, cinque balconi in piperno a pianta mistilinea, due lesene comprese nella zona basamentale (piano terra e ammezzato) e residui di stucchi sulle architravi di tre balconi dell'ammezzato, a sinistra del portale. Quest'ultimo è l'elemento architettonico qualificante del prospetto: fantasiosa rielaborazione del tradizionale schema a lesene racchiudenti il vano d'accesso, esso si sviluppa secondo un originale composizione in piperno di altezza pari alla parte basamentale dell'edificio. Due lesene a facce diagnali incorniciano il vano di ingresso; l'architrave si raccorda ai piedritti mediante due mensole curvilinee. La zona del fregio racchiude una finestrella centrale ottagonale, che influenza l'andamento della cornice mistilinea di chiusura. L'androne passante coperto a botte è concluso da una campata a crociera, che da accesso alla scala e ad un cortiletto ad angoli smussati originariamente ottagonale ed oggi quadrangolare. La scala è l'elemento più interessante della fabbrica: il complesso impianto, compreso in un angolo dell'edificio, è determinato dal dinamico avvolgimento delle rampe intorno ad un pozzo a pianta rombica mistilinea. Un ingresso secondario alla scala è stato ricavato anche su via S.Teresa nel 1846. La costruzione di quest'ultima ha determinato la mutilazione del cortile del palazzo e il ridisegno delle facciate. Il prospetto su via S.Teresa è caratterizzato da una parte curvilinea corrispondente al mutilato cortile ottagonale

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