bottega, gelateria, Gelateria de' Coltelli, Caffè Svizzero (denominazione originaria storica) (prima metà XIX)
Lucca,
XIX prima metà
Storico Caffè, attualmente è una gelateria
- OGGETTO bottega gelateria
-
CARATTERI AMBIENTALI
Situato nel centro storico, all'angolo con piazza San Michele
- LOCALIZZAZIONE Lucca (LU) - Toscana , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Caffè Svizzero fu aperto da Giorgio Juon, che arrivava dal Cantone dei Grigioni, nella prima metà del XIX secolo. Juon aveva fatto la gavetta. Era stato garzone in un altro dei caffè che all’epoca andavano per la maggiore, quello del Torcigliani a fianco della chiesa di San Michele, nella zona del “Decanato”. Aveva poi deciso di mettersi in proprio nel fondo di via San Paolino, impreziosendolo con la scritta “Caffè svizzero” che ancora oggi campeggia incisa nella pietra dell’insegna. Ma il locale affacciato sulla piazzetta dei cocomeri fu solo il trampolino di lancio per Juon che mirava più in alto e non si fece sfuggire l’occasione di fare un salto di qualità. A pochi passi dal suo esercizio, al piano terra del palazzo Bertolli davanti alla loggia di palazzo Pretorio, da tempo c’era un caffè ormai decaduto. Per tutta la seconda metà del Settecento, e fino ai primi anni dell’Ottocento, il “Caffè della loggia” sotto la guida di Pellegrino e Tommaso Mallegni, era stato uno dei punti di ritrovo più importanti della città. Poi un passaggio di mano aveva portato al cambio di denominazione (Caffè della Grotta) e, soprattutto, a un declino che pareva inarrestabile. Almeno fino a quando Giorgio Juon – intorno al 1840 – non mise testa, passione e soldi nel suo acquisto, riportandolo agli antichi splendori. Da qui parte un’altra storia, che va oltre i confini di Lucca e del commercio, entrando a buon diritto nella temperie culturale di inizio Novecento. Il figlio di Giorgio, Andrea, proseguì infatti la tradizione imprenditoriale del padre. Prima nel caffè di via Nazionale, rimettendolo a nuovo nel 1875 e riportandolo agli antichi fasti. Poi l’avventura fiorentina: andò a gestire il caffè Reininghaus a Firenze in piazza della Repubblica. Un nome che arrivava dai fratelli Reininghaus, che avevano aperto questa birreria. Juon pensava che fosse “ostico” per i fiorentini. E allora, ispirandosi agli smoking fiammeggianti dei carabinieri, lo cambiò in “Giubbe Rosse”, battezzando così quello che sarebbe diventato sinonimo del caffè letterario in tutta Italia
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0901394927
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0