La sezione comprendente il portone carraio e la stanza soprastante, è frutto di una rielaborazione posteriore alla costruzione, che non appare documentata negli archivi torinesi. Nel complesso la piccola costruzione riprende, trattandoli con armonia schemi tipici del gusto Art Nouveau torinese. Si potrebbero trovare senza difficoltà le matrici stilistiche delle decorazioni, da Benazzo a Betta, sia per quanto riguarda il gusto plastico, che per quanto più direttamente attiene alla composizione dei motivi. Appare comunque certamente notevole – come altre villette dello stesso tratto di strada (v.schede) – la capacità dei proprietari, o dei costruttori, di elaborare con finezza un gusto tipico del periodo in soluzioni personali ed individualizzate