Terme regione Bonaria (luogo ad uso pubblico impianto termale)

Cagliari, post II d.C - ca III d.C

Il sito, non più visibile in quanto obliterato dalle attuali costruzioni, venne individuato e scavato dal Taramelli nel 1907. Vennero messi in luce resti di strutture murarie pertinenti a una costruzione che doveva avere ampie dimensioni. Tale costruzione era caratterizzata da un vasto ambiente (m 8x8) con al centro un pozzetto rettangolare a bocca circolare collegato a un canale di scarico per l’acqua, chiuso sul lato N da una vasca absidata (diametro m 3,50) e su quello S da una vasca quadrangolare (4,75x3,75) interpretato come relativo a impianto termale. La vasca absidata conservava l’elevato murario per circa m 1,50 e tre nicchie semicircolari di cui quella centrale dotata di un basamento per ospitare, verosimilmente, una statua. La vasca rettangolare era invece fiancheggiata da 2 ambienti quadrangolari di modeste dimensioni interpretati come apodyteria-spogliatoi. L’ambiente conservava ancora il pavimento realizzato in opus tessellatum policromo, rinvenuto due metri sotto il piano di calpestio. Il mosaico era scompartito da 25 riquadri, di cui alcuni ancora ben conservati, che alternavano una decorazione a motivi geometrici, floreali e figurata tratta dal repertorio marino (tritoni, nereidi, animali marini e eroti). A W delle strutture meglio conservate vennero messe in luce le fondazioni di altri ambienti di piccole dimensioni e tracce di pavimenti decorati con mosaici policromi unitamente a una cisterna per la raccolta dell’acqua (m 3 x 2,50; h m 4) coperta da volta a botte

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